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Trascrizione dell’intervista con un Testimone

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La Missione Anglo-Sassone
Intervista Audio di un testimone registrata nel gennaio 2010

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Inizio dell’intervista

BILL RYAN (B): Vorrei ringraziarla per essere venuto avanti con quanto mi e’ stato subito chiaro, una volta letto il suo sommario scritto, che lei ha importanti informazioni che devono essere condivise. Ed e’ il nostro lavoro al Progetto Camelot di assisterla nel raggiungere persone che sono consapevoli a sufficienza per capire quello che lei ha da dire, perche’ sia importante, e di metterlo in prospettiva con altre informazioni che possano avere.

E per introdure il tutto, mi chiedo se lei potesse dirci quello che e’ preparato ad avere su record sulla sua formazione, la sua storia... giusto in generale quello che pensa possa dirci su com’e’ che si trovava nella posizione di ottenere le informazioni che ci riportera’.

TESTIMONE (T): Ok. Beh, le informazioni di cui vi ho gia’ detto, non credo che siano cosi’ incredibili. Credo che sia qualcosa di cui molte persone abbiano gia’ un’idea con tutte le informazioni che ci sono gia’ sull’internet.

L’aspetto unico delle informazioni che vi fornisco io, e che credo debbano essere condivise, e’ che sono informazioni di prima mano e che vi do’ liberamente per coloro che desiderino utilizzarle e per esserne al corrente. Penso che questo sia il mio punto di partenza.

Per mia parte, ho passato molto tempo nelle forze armate e poi sono stato in carica nella City di Londra in una posizione di responsabilita’, in entrambe le istituzioni ho preso conoscenza in dettaglio di eventi che erano stati organizzati segretamente, al coperto, per conto di un gruppo di persone – non si puo’ dire per conto di una nazione o di una comunita’ perche’ non si tratta di questo – ma sicuramente per conto di un gruppo di persone i cui interessi stanno fra loro stessi e quello che stanno facendo per forzare il verificarsi di una serie di eventi.

Guardandomi indietro con il senno di poi, posso vedere chiaramente che hanno avuto successo in quello che stanno facendo. E sento, a causa di quello che so adesso, che sono alla fine della loro corsa.

Quindi la linea temporale che sto per descrivere e’ in qualche modo... e questo e’ un buon titolo, veramente, perche’ una linea temporale inizia in un posto e finisce in un altro e queste persone lo sanno bene.

Stiamo giungendo ad un momento critico, di cui tutti stanno discutendo in questo momento. Sono conscio di questo fatto. Ma le informazioni che ho serviranno a colorire i fatti lasciando che siano altri a giudicare.

Per quanto riguarda la veridicita’ di quanto sto per dire, posso solo dirvi che e’ vero, anche se molti potranno pensare che sono mie impressioni. Questo mi sta anche bene. Ma questa e’ la mia esperienza ed e’ questo che voglio condividere.

B: Si. Sarebbe bello se potesse differenziare tra le informazioni che le sono arrivate di prima mano quando lei era di persona nei meetings con queste persone, e altre informazioni che lei ha ottenuto per vie piu’ soggettive, e di cui lei si sente molto sicuro. E’ importante separare l’origine di queste informazioni. Ma per lei, certamente, e per molte altre persone che stanno leggendo questo, si viene a formare veramente un quadro coerente, vero?

T: Si. Credo che sia importante. Credo che una cosa simile debba essere coerente. Ma sicuramente c’e’ un elemento soggettivo in questo; non posso negarlo. Ma, sa, tutto potrebbe sembrare come soggettivo, ma e’ anche dal punto di vista di un testimone. Speriamo che dala maniera in cui lo raccontero’ le persone potranno vedere attraverso le mio impressioni soggettive e andare al succo di quello che sta succedendo.

B: Bene. Ora, se potesse aggiungere qualche altro dettaglio sul gruppo a cui si riferiva. Questo gruppo ha un qualche nome con cui si chiamano? E’ un gruppo che le persone che leggono questo potrebbero riconoscere quando controllano le referenze di queste informazioni?

T: Ho avuto difficolta’ anche io nel tentare di descrivere queste persone. Li ho chiamati come una “Banda di Fratelli”. Li ho anche chiamati un “supra-governo”. Ci sono anche altri nomi con cui potrei chiamarli, alcuni spregiativi, e questo sarebbe meritato. [ride] Ma credo che il modo migliore, la maniera piu’ saggia di descrivere queste persone, cosi’ che la gente possa capire che cosa sono, e’ che sono un supra-governo, perche’ e’ questo che stanno facendo.

B: Sta parlando del popolo Britannico qui o del popolo internazionale?

T: Il meeting a cui mi riferiro’ piu’ tardi, era tutto Britannico, e alcuni di loro personaggi ben conosciuti che la gente nel Regno Unito riconoscerebbe subito. Coloro che sono internazionali che leggano questo magari dovrebbero fare un po’ di ricerca su costoro. Ma sono figure nazionali, alcunie di queste.

B: Sono figure politiche? O sono figure delle “classi nobili” per cosi’ dire?

T: Si, c’e’ un po’ di aristocrazia li’, e alcuni di loro vengono da ambienti abbastanza aristocratici. Ce n’e’ uno che ho identificato a quel meeting che e’ un politico di vecchia leva. Altri due sono altolocati della polizia, e uno dalle forze armate. Entrambi sono conosciuti a livello nazionale ed entrambi sono figure chiave nel consigliare il presente governo – in questo momento.

B: E riguardo alla componente politica di questo, questa componente politica si estende ad entrambi i partiti?

T: No, questa componente politica senior appartiene al partito di destra in Gran Bretagna, al Partito Conservatore.

B: Ok. A beneficio dei lettori Americani, questo sarebbe l’equivalente dei Repubblicani.

T: Si.

B: Bene. Quindi e’ un gruppo di insider che funziona in Gran Bretagna come molti lettori Americani di questa trascrizione riconosceranno per analogia – e’ come il governo segreto Americano. Lei sta parlando di politici dietro le quinte che sono ancora molto influenti, legami con la polizia, legami con le forze armate. Ci sono anche legami con le forze armate americane li’?

T: Si.

B: Ok.

T: Una figura militare importante, ora in pensione, ma attiva come consigliere del governo.

B: Ok. Lei e’ al corrente o ha sentito di discussioni di una partecipazione delle autorita’ ecclesiastiche o del Vaticano o di altre religioni mondiali? E’ stato menzionato nulla di simile come parte del loro piano strategico per tutto questo?

T: No. Per niente, ma so che la Chiesa d’Inghilterra, specialmente, e’ complice in tutto quello che sta succedendo, completamente complice.

B: Ok. E lei sa questo per via delle relazioni strette tra le figure ai vertici della Chiesa d’Inghilterra e il gruppo che lei ha incontrato nella City di Londra?

T: Assolutamente. Non c’e’ bisogno di essere un esperto forensico per scoprirlo. Questo e’ abbastanza all’aperto.

B: Ok. E’ tutto questo fondamentalmente Massonico?

T: Assolutamente. Non ci sono dubbi su questo. Tutti quanti selezionati con quel processo, tramite l’iter Massonico, e poi si incontrano.

C’e’ una cosa che la gente deve capire. Ci sono dei livelli nella Massoneria. Sa, la maggior parte dei Massoni non sanno niente di niente, e sono la’ fuori che fanno un buon lavoro a grandi linee e ricevono i benefici di una specie di “club”. Ma questo succede a diversi livelli. Alcuni li chiamano “gradi” o una cosa simile. Ma e’ un gioco di chi e’ chi. Vuol dire – di chi ci si puo’ fidare, chi si puo’ far incontrare, chi detiene il potere, chi puo’ sviluppare altro potere.

E queste persone si attraggono l’un con l’altro e si incontrano perche’ hanno tutti un’unica causa. Ma sa, non e’ esattamente una causa Massonica. E’ una cosa simile, ma non e’ la stessa.

B: Potrebbe spiegare un po’ meglio?

T: Vede, penso che il miglior modo di spiegarlo sia: la Massoneria, per quanto ne so, e’ semplicemente un veicolo per queste persone. Permette loro di congregarsi senza tanto rumore, in segreto, dietro a porte chiuse, per potersi conoscere, sentendosi sicuri e sapendo con certezza che quello che viene detto in questi meetings non andra’ oltre di quei meetings. Quindi c’e’ questo elemento Massonico, ma qui si raggiunge un livello completamente diverso.

Ora, il meeting di cui sto parlando, non considero nemmeno queste persone come appartenenti ad un livello significativo, almeno per me all’epoca – ma stavano discutendo cose che erano gia’ state concordate e pianificate e imposte. Si stavano ritrovando in realta’ solo per scambiarsi delle informazioni, per vedere se le cose stessero andando bene e di cosa ci fosse bisogno per mantenersi in carreggiata.

B: Quindi le cose erano state gia’ decise ad un livello ancora piu’ alto di quello. E’ questo che sta dicendo?

T: Quello era molto chiaro. Da quello che ho sentito non erano un gruppo che prendeva decisioni. Erano come un gruppo di azione. Erano persone che avevano bisogno di incontrarsi ogni tanto per discutere insieme il da farsi, o quello gia’ fatto, o quello che si avrebbe dovuto fare. E poi si lasciavano per tornare a fare quello che dovevano fare, come risultato di questi meetings.

B: Ok. E lei e’ andato ad un meeting?

T: Si solo uno.

B: E in che capacita’ e’ andato a questo meeting?

T: Per puro caso! Pensavo fosse il solito incontro trimestrale perche’ avevo visto la lista di distribuzione dell’email e aveva dei nomi familiari, e c’ero anche io. Ma all’epoca, per via della posizione di responsabilita’ che avevo nella City, pensavo che fosse normale che mi invitassero a questo tipo di meeting.

Quindi quando sono andato al meeting, non era lo stesso posto di prima. Era nella sede di una associazione professionale, che era abbastanza inusuale, ma non cosi’ strana da chiedersi il perche’. Sono andato a questo meeting e non era il meeting che mi aspettavo. Credo che mi avessero invitato... era per via della mia posizione e perche’ credevano che, come loro, fossi uno di loro.

B: Quindi lei e’ stato incluso perche’ gia’ la conoscevano. La consideravano uno di cui fidarsi.

T: Assolutamente. Si. Ero uno di cui fidarsi. Una persona d’azione. Una di quelle persone, che al mio livello nell’organizzazione faceva succedere le cose.

B: Ok

T: Ed ero considerato cosi’. Molti mi conoscevano da tempo, anche i piu’ anziani tra loro. Voglio dire, ci si chiamava con il nome di battesimo, in quei termini. Ed ero anche stato invitato regolarmente a varie funzioni, funzioni sociali e cose simili dove mi ero familiarizzato con diversi di loro e alcuni di loro diventarono molto familiari con me.

Quindi era un una cosa tranquilla, abbastanza professionale, niente di straordinario, tuttavia i campanelli di allarme hanno iniziato a suonare su cosa stessero facendo e sul tipo di decisioni che stavano prendendo, che in generale, ho ignorato. Sembrava strano, ma c’era una parte di me che voleva ignorare quello che stava succedendo.

B: Sta dicendo che in questo meeting in particolare di cui stiamo parlando, la gente che era al meeting le erano familiari, per la maggior parte, e che lei era andato a altri meeting con loro in altre occasioni; ma che questo meeting era diverso perche’ in un posto diverso e con un ordine del giorno diverso, nonostante i delegati fossero in sostanza dello stesso gruppo? E’ questo che sta dicendo?

T: No non esattamente. Conoscevo la maggior parte dei delegati al meeting , ma non tutti. C’erano 25 o 30 persone al meeting. E sembrava piuttosto informale, sa, gente che si conosce e che si reincontra come fa la gente. Non c’era niente di strano in questo. E’ stato quando si e’ arrivati all’ordine del giorno che mi sono cominciato a stupire a quello che veniva detto.

B: Era come un meeting formale attorno ad un tavolo, con block notes e bicchieri d’acqua, e quel tipo di cose?

T: No, niente di simile. Non si prendevano appunti – niente. Si trattava di un meeting a porte chiuse con la gente che parlava uno sull’altro, alcuni che tenevano banco, dichiarando le loro preoccupazioni e lanciandosi su altre cose che pensavano fossero di loro interesse.

E poi descrivevano quella che posso solo chiamare la “linea temporale degli eventi” che avevano anticipato sarebbero successi,se si fosse in carreggiata e le molte preoccupazioni del perche’ non lo si era, e che misure prendere per riportarsi in marcia.

E qui e’ dove le cose sono diventate abbastanza surreali – perche’ non ero mai stato in compagnia di gente cosi’, che parlava a questo modo.

Ora, il gruppo di persone con le quali ero piu’ familiare, le persone che lavorano nella City, loro appartengono a vari noti comitati finanziari; alcune di queste a comitati abbastanza svariati, ma tutti appartengono alla stessa organizzazione. Queste sono persone che non si vedono, la gran parte della gente non sa chi sono. Io li conosco. Li conosco di vista, di nome. Li conosco per quello che fanno.

Erano le altre persone che erano li’ allo stesso tempo che mi hanno sorpreso. Tre in particolare. C’erano anche altre persone del loro tipo di livello che non potevo proprio identificare, ma tre significative di certo.

B: Ok, ora quando e’ stato questo meeting? Mettiamogli una data.

T: Ok. Stiamo parlando del 2005. Era l’elezione generale di Maggio – e’ stato quando hanno rivotato Blair. Quel meeting e’ stato di sicuro nel giugno di quell’anno.

B: Va bene se dichiariamo ufficialmente che era in giugno?

T: Giugno 2005 va bene. Si.

B: Bene, come ho menzionato, ero abbastanza sorpreso di vedere quante persone ci fossero. Il meeting si estendeva a coprire diverse discussioni su vari eventi o cose che stavano succedendo nel mondo all’epoca, dunque c’era una grande discussione sulla sicurezza nel Paese. E una di queste tre persone chiave ha adesso assunto il ruolo di questo... lo sta facendo proprio adesso. E’ li’ adesso. Ricopre quella posizione proprio adesso.

La cosa spinosa all’epoca era l’Iraq. Questo era nella loro ordine del giorno, ma anche, stranamente, c’erano diverse discussioni sull’Iran. E quello che mi sorprese e che mi fece spalancare occhi e orecchie, era il menzionare, apertamente – queste erano persone che chiacchieravano tranquille senza litigare o gridare – ma chiacchieravano apertamente della riluttanza di Israele a colpire e a provocare l’Iran in un’azione militare. Questo e’ stata una cosa che mi ha fatto veramente rizzare i peli sul collo.

E sembrava che il governo di Israele fosse legato a quanto stesse succedendo e che avesse un ruolo ben preciso dettato dal di fuori dei confini Israeliani. Un anno dopo, Israele attacco’ le basi degli Hezbollah in Libano che sono appoggiate dall’Iran.

E poi l’altra cosa che venne fuori di cui mi ricordo bene era la menzione della riluttanza dei Giapponesi a creare scompiglio nei settori finanziari Cinesi.

Non riuscivo proprio a capire perche’ parlassero di queste cose e perche’ fossero importanti. Quello che ho inteso sebrava essere che il governo giapponese, o quelli in Giappone, fossero sotto pressione o sotto ordini per fare qualcosa che potesse rovinare o rallentare l’ascesa Cinese al potere finanziario.

Avevano menzionato che la Cina stava crescendo troppo rapidamente e che chi stava godendo di piu’ di tale crescita fossero le forze armate Cinesi, che si stavano modernizzando, in gran parte con i soldi che stavano guadagnando sui mercati mondiali.

E poi altro... e qui e’ dove non posso fare a meno che essere soggettivo, Bill, perche’ all’epoca mi ricordo che avevo cominciato a sentirmi male su quello di cui stavano parlando, ed ero molto ansioso per quello che stavano dicendo.

Ero nella periferia di questo meeting e sentivo l’ansia crescere dentro di me perche’ queste erano cose di cui stavano parlando tranquillamente, non e’ che ci fosse un annuncio di qualche tipo. Queste erano cose di cui gia’ sapevano.

Quindi poi hanno cominciato a parlare dell’uso di armi biologiche, dove e quando le avrebbero usate, e la tempistica. La tempistica sembra sempre essere fondamentale

E poi hanno parlato ancora di come tirare in ballo militarmente l’Iran per provocare la risposta desiderata dalla Cina.

Ci si aspettatava chiaramente di spingere l’Iran in un qualche conflitto con l’Occidente, per avere la Cina ad accorrere in aiuto all’Iran. A seguito di questa spinta o la Cina o l’Iran avrebbero usato armi tattiche nucleari di qualche tipo.

E, come ho menzionato prima, queste persone non stavano prendendo decisioni. Stavano discutendo qualcosa che era gia’ nei piani, quindi si stavano solo scambiando informazioni tra loro. E questo divento’ chiaro con l’andare avanti di queste discussioni che il problema centrale di questo meeting era di quando dare il via – quando tutto questo sarebbe successo.

Altre conversazioni si concentravano su finanze, risorse, protezione dei beni, e il controllo di queste risorse e introduzione di beni dal di fuori. E posso fare una carrellata su questa catena di eventi se vuole Bill.

B: Sarei molto contento se potesse darci tutti i dettagli che puo’ rivelare.

T: Ok. Ora, come ho menzionato prima, bisognava che o i Cinesi o gli Iraniani fossero colpevoli di aver usato armi nucleari per primi per giustificare il prossimo stadio.

Ora, ho gia’ aggiunto, e questo e’aneddotico, quindi non puo’ essere confermato. Ma le informazioni che vengono da questo meeting, e da altrove, indicano positivamente che gli Iraniani hanno gia’ una capacita tattica nucleare. Non la stanno sviluppando. Ce l’hanno gia’.

B: Qualcuno dice che l’abbiano avuta dai Russi forse. Lei ha delle idee?

T: Credo che sia dai Cinesi.

B: Dai Cinesi... ok.

T: E’ per via che la tecnologia cinese e’ stata, per molti anni, usata nei loro sistemi di missili. Ricevono tecnologia per missili anche dai Russi, ma questa e’ piu’ per sistemi di missili terra-aria, quel tipo di cosa – armi difensive. Per l’armamento tattico di missili – la tecnologia arriva dalla Cina.

B: Lei ha esperienze al riguardo dal suo passato nelle forze armate?

T: Si, ne ho.

B: Ok, quindi vuol dire che in questo meeting mentre stava ascoltando queste informazioni le intendeva con l’occhio del professionista, con la sua esperienza nelle forze armate, rendendosi conto strategicamente e tatticamente cos’era quello di cui parlavano e perche’.

T: Oh assolutamente. Avrei anche potuto interrompere per correggere la loro terminologia perche’ su certe cose si stavano sbagliando e le stavano descrivendo alla bene e meglio.

B: Capisco.

T: Quindi si, me ne intendo bene di quei tipi di armi e sistemi di armamento in generale.

B: Sistemi di armamento in generale, certo. Ok torniamo a dove eravamo, questa era un piccola nota che lei ha messo li’ dicendo che si sentiva sicuro aneddoticamente ma e’ anche certo della sua opinione, che l’Iran abbia infatti una capacita’ nucleare al presente.

T: Si, se potessi ancora aggiungere, Bill, prima che me ne scordo... e’ aneddotico nel senso che la discussione non ha menzionato che l’Iran non le avesse. La discussione tendeva per gli Iraniani in possesso delle armi invece che non. Penso che avrebbero fatto la distinzione a questo punto – se non ce le avessero avute. Non hanno menzionato che NON le avessero. Tendevano al fatto che le armi le avessero gia’.

B: Capisco. Ora, non la vorrei portare fuori tema, ma potenzialmente c’e’ un’analogia con la situazione Irachena, per la quale i governi occidentali e le forze armate, che lo credessero vero o meno, dicevano con certezza al pubblico che la capacita’ militare Irachena fosse molto piu’ grande di quella che in realta’ era. E’ possibile che ci fosse una qualche illusione qui riguardo la capacita’ dell’Iran? Oppure lei pensa che sapessero veramente quello che hanno e possono fare gli Iraniani.

T: Fare paragoni con l’Iraq viene naturale. Tuttavia in questo contesto credo che ci porti fuori strada.

Il supporto che ha ricevuto l’Iraq durante la guerra Iran-Iraq veniva soprattutto dall’Occidente. E per Occidente dobbiamo includere anche Israele, dunque le chances dell’Iraq di avere un’arma nucleare che non si erano fatti loro ma importata sarebbero molto basse.

Ora, il rovescio della medaglia e’ l’Iran. Ora, l’Iran ha ricevuto il continuo supporto della Cina e in seguito dei Russi; e anche di altri paesi. Il mercato militare e’ abbastanza aperto nella misura in cui possiamo anche includere i Francesi, che molto per i fatti loro esportano le loro armi dovunque riescono.

B: Si.

T: Andando anche a infrangere le convenzioni stabilite per la vendita di armi all’estero. Ma con questo andiamo troppo in la’. Stiamo parlando di un paese che e’ stato usato per bene da un altro paese durante tutto il periodo rivoluzionario – quando sono stati visti come nemici dell’Occidente e anche degli stati del Golfo.

B: Vuol dire, si riferisce all’Iran e di come e’ usato dalla Cina?

T: Cina. Si. Si stanno usando a vicenda, ovviamente. L’economia cinese e’ alle stelle. Non so se si stia stabilizzando adesso o meno, e non stiamo parlando di quello. Ma per la quantita’ di armi e il livello di consulenza tecnica the l’Iran sta ricevendo dalle forze armate cinese – mi sembra inconcepibile che armi nucleari non siano gia’ state incluse in uno dei pacchetti che ricevono; se questo poi finisca sotto il controllo diretto delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane o rimanga sotto il controllo di entrambi Iraniani e Cinesi, questo non si sa.

Tornando a quello che stavo dicendo prima, a quel meeting si presupponeva – ed era molto chiaro – che gli Iraniani AVESSERO quelle armi in loro possesso perche’ non ci fu menzione del contrario.

B: Capito. E quello di cui lei andra’ avanti a parlare e’ di come questa cooperazione tra Iran e Cina sarebbe stata usata per arrivare alla Cina – perche’ e’ la Cina il principale obiettivo, vero?

T: Corretto. La Cina e’ stato l’obiettivo principale fino da almeno la meta’ degli anni 70 – e di nuovo, queste informazioni arrivano da terzi quindi non posso darle delle prove di prima mano su questo – ma e’ sempre stata la Cina. E’ sempre stata la Cina ad essere il principale in questa linea temporale.

B: Mmmm.

T: E’ la Cina che vogliono adesso, e si tratta di vedere come forzare per creare uno scenario dove questo tipo di – beh, sara’ una guerra, Bill; ci sara’ una guerra – come questo possa realizzarsi e di come lo si possa far credere a tutti quelli nell’Occidente.

E il modo in cui lo si rende credibile e’ usando uno stato come l’Iran come bersaglio facile per fargli usare armi nucleari per sollecitarne lo scambio.

B: E la giustificazione per questo, allora, e’ di provocare la Cina in una guerra, con quel motivo?

T: La Cina verra’ poi in aiuto all’Iran, molto velocemente. E quello di cui stiamo parlando sono queste “Strade per Gerusalemme” si dice cosi’. E non dovrebbe sorprendere che i Cinesi abbiano la loro “Strada per Gerusalemme”, per cosi’ dire, perche’ e’ li’ che c’e’ il petrolio – la loro ancora di salvezza – ed e’ li’ che il loro potere potrebbe essere esteso molto di piu’ di quanto non lo sia al momento.

B: Non ho capito che cosa intendesse per Gerusalemme. Era una metafora, parlando dell’Iran?

T: Si. Era una metafora. Anche se non l’ho menzionato prima, sa, parlano sempre della “Strada per Gerusalemme”. Gente come Benjamin Netanyahu la usa molto. Obama l’ha usata. Il presidente Cinese l’ha usata, credo, pure lui. Hu Jintao, si chiama. Hanno tutti usato questa matafora.

B: Questo non lo sapevo.

T: Si, l’hanno usata. E’ li’ che c’e’ questa strada. Passa da Tehran in senso unico? O attraversa Tehran arrivando dall’altra parte?

B: Ok, quindi la sta usando in pratica come metafora per uno scopo desiderato, qualcosa che si raggiunge e si ottiene.

T: Si e’ cosi.

B: Ok, quindi quello che sta dicendo , e’ che c’e’ un piano a lungo termine che e’ stato deciso da molto tempo per dare il via alla situazione, per preparare la scacchiera, la scacchiera globale, in modo che ci sara’ una guerra con la Cina. Questo e’ quello che sta dicendo?

T: si in poche parole. Ha capito bene. E’ tutta una serie di eventi e molti di questi sono gia’ successi. E posso solo sottolineare che il tempismo sembra critico.

B: Che cosa e’ successo e cosa deve ancora succedere, e qual e’ lo svolgimento di questo piano che vogliono che succeda se tutto quello che vogliono si verificasse?

T: Bene, il piano e’ di far saltare il fuso nel Medio Oriente, in un modo da far sembrare tutti i precedenti conflitti del Medio Oriente come zuffe di ragazzini.

Si trattera’ di usare armi nucleari e, di nuovo, di creare un’atmosfera di caos e paura estrema, non solo nell’Occidente ma in tutto il mondo, e di installare un governo totalitario unificato in Occidente; e per fare questo bisogna togliere di mezzo la Cina, politicamente e socialmente, perche’ questo succeda.

B: Quindi quello che stanno facendo e’ di prendere due piccioni con una fava. Lo stanno usando come giustificazione per creare quello che molti sull’Internet hanno chiamato il Governo del Mondo Unito, eccetto che non include la Cina. Lei sta parlando dei paesi occidentali stretti in un patto d’alleanza contro questa nuova minaccia.

T: Sono in specificatamente le nazioni occidentali, ma penso che dovremmo includere anche il Giappone.

B: E la Russia? Dove si colloca la Russia?

T: Credo che la Russia sia uno dei giocatori, ma non ne ho le prove. Per qualche motivo la Russia non viene proprio menzionata qui; ed e’ solo una mia supposizione che il governo Russo che c’e’ al momento vada di pari passo con i giocatori che controllano il gioco qui nell’Occidente.

B: Uhm. Quindi lei dice che in questo meeting a cui e’ andato, non hanno menzionato la Russia come uno dei fattori.

T: No per niente. L’unica menzione e’ che l’intenzione e’ di creare condizioni di caos in tutto il mondo, vorrebbe dire il successivo uso di armi biologiche, una mancanza di cibo su larga scala che avrebbe un effetto diretto sui paesi vulnerabili di tutto il globo, seguito da malattie e fame in massa.

L’unica menzione che la Russia riceve e’ strana, non me lo so spiegare magari qualcun altro puo’, ma io non riesco proprio a capire. Ma in questo meeting hanno menzionato: “per provocare la milizia Cinese ad attaccare la Russia Orientale”. Ora, questo non riesco a qualificarlo e del perche’ l’avessero menzionato nel meeting – proprio non so.

B: Ok. Quindi tornando a quello che ho detto un minuto fa, sui due piccioni con una fava. Da un lato vogliono stabilire un’alleanza unita dell’Occidente con controlli stretti totalitari, in assetto di guerra, dall’altro e di accendere la miccia di questa guerra che risulterebbe in caos e presumibilmente un enorme numero di persone che muoino da qualche parte.

T: Si.

B: I Cinesi? O tutti sul pianeta? Questo fa parte del piano per la riduzione della popolazione? Che cosa hanno detto?

T: Beh, hanno parlato di usare agenti biologici, descritti come del tipo influenza e che si spargerebbe a macchia d’olio. Ora, non lo hanno detto a questo meeting, ma so che attacchera’ la gente geneticamente, non tutti allo stesso tempo. In che modo succeda... non sono un genetico, veramente non so. Uno puo’ solo pensare che sia legato al DNA in qualche modo.

B: Mmmmm

T: E le differenza che si trovano nel DNA. Queste differenze le hanno trovate e si possono creare virus che uccidono una persona e che lo fanno in fretta.

B: E quindi i virus sono mirati geneticamente e’ questo che sta dicendo?

T: Si

B: Mirati geneticamente per razza, o ancora piu’ specifici di cosi’?

T: Per Razza. Posso essere molto preciso su questo. E stanno parlando di estinzione di intere parti della razza umana, facendolo geneticamente.

B: Davvero? Lo hanno menzionato in questo meeting, in quei termini?

T: Non esattamente. Queste sono le mie parole. Ma lo hanno menzionato cosi’ e questo e’ come me ne ricordo e come l’ho interpretato.

B: Ok.

T: Ma di certo e’ questo a cui alludevano.

B: Stanno parlando di togliere di mezzo i Cinesi perche’ sono un gruppo grande e scomodo che non sta al gioco con i piani globali? O ne stanno parlando come una scusa per ridurre l’intera popolazione del mondo, inclusi i paesi d’Occidente?

T: Beh, e’ una bella domanda e per quanto possa dire e’ una ipotetica. Di nuovo, non posso darle una risposta a questo. Da un punto di vista personale, sembra proprio che vogliano ridurre la popolazione mondiale e riportarla ad un numero facilmente controllabile per il governo che dovra’ venire, di modo che possano avere il tipo di controllo che vogliono. Altrimenti non ce l’avrebbero.

Mi disgusta persino parlarne adesso, davvero. Mi disgusta talmente che andrebbero avanti con una cosa simile; che questo tipo di cose siano state di fatto discusse. Vogliono ridurre la popolazione a un livello che credono freddamente essere “gestibile”.

B: Potrebbe fare referenza ai numeri, percentuali o misure tangibili che si ricorda abbiano menzionato in questo meeting?

T: Si. Stanno parlando di meta’.

B: Wow. E’ molta gente!

T: Si lo e’.

B: Ok.

T: La vogliono ridurre di meta’.

B: Quindi si tratta di piu’ dei Cinesi, mi sembra che questo risponda a quella domanda.

T: Beh, in un confronto nucleare – e credo che ci sara’ un confronto nucleare ridotto – ci sara’ una specie di cessate il fuoco. Questo e’ quello di cui hanno parlato: prevedono un cessate il fuoco rapido, ma non prima che milioni siano morti e questo principalmente nel Medio Oriente.

Quindi stanno parlando probabilmente di Israele qui, la popolazione di Israele che sara’ sacrificata. E anche di Siria, Libano e possibilmente Iraq, di sicuro Iran, sa, le citta’ piu’ grandi, le centrali eccetera, quel tipo di cosa. E poi un cessate il fuoco prima che inizi il resto.

B: Un cessate..? Scusi, la sto interrompendo, mi scusi. Un cessate il fuoco prima che inizi il resto?

T: Si, e’ come un gioco di poker dove loro sanno gia’ che carta giocare. Sanno gia’ le carte in tavola. Sanno gia’ che scenario possono creare e come chiuderlo con un cessate il fuoco. Quindi avremo un cessate il fuoco, ed e’ proprio durante questo intervallo di cessate il fuoco che iniziera’ tutto il resto.

B: Lei sa come?

T: Si. Questo e’ il momento quando useranno le armi biologiche.

B: Oh...

T: Questo creera’ le condizioni per impiegare le armi biologiche. E qui bisogna immaginare un mondo, che e’ adesso post-guerra nucleare, o una guerra nucleare ridotta, in caos, con un collasso finanziario, governi totalitari che vengono installati.

B: E molti danni alle infrastrutture.

T: La gente che vive nella piu’ completa paura e panico – questo e’ quello che succedera’ dopo. Ci sara’ uno scenario... e di questo ne hanno parlato, e posso soffermarmi su alcuni dei dettagli di come la gente diventera’ piu’ controllabile con nessuno che mettera’ in dubbio il da farsi perche’ la sicurezza dei singoli e’ adesso nelle mani di quelli che ci dicono di poterla proteggere meglio.

Ed e’ in questo caos che segue il conflitto nucleare che queste armi biologiche verranno impiegate in una maniera tale che non ci saranno piu’ strutture, piu’ protezioni per nessuno in grado da parare questo tipo di attacco biologico.

E bisogna dire qui, per quelli che non ne sono al corrente, che le armi biologiche sono tanto efficaci quanto quelle nucleari; ci mettono solo piu’ tempo – tutto qui.

B: Si. Ora, l’impiego di armi biologiche dopo il cessate il fuoco e’ qualcosa che succedera’ di nascosto, cioe’ la gente comincera’ a stare male senza che nessuno sappia da dove arriva oppure sara’ un impiego di armi ovvio a tutti?

T: Non credo che sara’ fatto allo scoperto, perche’ i Cinesi saranno colpiti dall’influenza! Quindi ci sara’ un’epidemia mondiale di influenza, forse con un paese come la Cina – o la Cina stessa, perche’ l’hanno menzionata – che sara quello a soffrire di piu’.

B: Ok. Ora se lei fosse un comandante militare cinese, che cosa farebbe in questa situazione? Presumibilmente passerebbe al contrattacco.

T: Si certo. Il tipo di contrattacco che le forze armate cinesi potrebbero fare non e’ lo stesso di quelli dell’Occidente. Il tipo di armi che possono essere impiegate molto, molto velocemente dai paesi occidentali sorpassa alla lunga quello che e’ nelle possibilita’ tecnologiche delle forze armate Cinesi al momento – anche se stanno migliorando col tempo che corre.

Ma quando parlo della Cina, parlo dell’Esercito di Liberazione del Popolo, l’Esercito del Popolo che si deve radunare abbastanza velocemente, e si parla di movimenti di truppe in massa in qualche modo in zone dove possono confrontarsi con il loro nemico.

E in questo tipo di confronto ci sara’ del nucleare... e’ per questo che ho menzionato subito all’inizio, che ci sara’ una guerra convenzionale per cominciare, poi si passera’ velocemente al nucleare con Iran o Cina provocati ad usarli per primi, questo perche’ non saranno in una posizione effettiva per difendersi da quello che l’Occidente puo’ impiegare con armi convenzionali senza passare subito al nucleare.

B: Ok quindi i Cinesi saranno obbligati a fare un attacco preventivo.

T: Si, gli toglierebbero tutte le opzioni... le opzioni di contrattacco verrebbero loro tolte troppo in fretta senza dar loro tempo di riprendersi.

B: Ok, ora, quello che lei stava descrivendo e’ la situazione prima del cessate il fuoco, quando la Cina sarebbe stata provocata nell’uso di armi nucleari.

T: Penso sia meglio vedere la cosa a tappe. Stiamo parlando di una guerra di tipo convenzionale; da quella guerra poi otteniamo l’uso delle armi nucleari o dai Cinesi o dagli Iraniani.

B: Ok.

T: Probabilmente piu’ dall’Iran, per non farla andare piu’ in la’. Poi stiamo parlando di uno scambio armato e poi di un cessate il fuoco prima di arrivare a qualcosa che non e’ piu’ limitato a una zona geografica.

B: E com’e’ questo? E’ globale? Per esempio, sta parlando di armi nucleari sul territorio americano, in Europa eccetera?

T: No. Una guerra nucleare globale non l’hanno menzionata.

B: Ok

T: Era puramente geografica, nel Medio Oriente.

B: Ok. Quindi in pratica alcuni si riferirebbero a questa come la guerra Armageddon, che e’ stata profetizzata.

T: Si esattamente. Per coloro che se ne interessano in questi termini, di certo pone in evidenza un momento in cui questo tipo di cosa potrebbe succedere. Ma probabilmente non nel modo in cui avevano pensato, perche’ non posso che sottolinearlo ancora: la gente in generale sara’ in un tale stato di panico e di paura che saranno proprio loro a richiedere un forte governo ovunque.

Non li chiameranno governi totalitari; saranno governi militari con il governo civile a fianco ma solo di facciata. Questi governi di tipo militare forniranno la sicurezza alla gente che vive in quei paesi che non sono ancora stati vittima delle conseguenze di queste offensive.

B: Ok. E’ per quando e’ prevista questa serie di eventi, per quanto ne sappia lei?

T: Beh, per quanto ne sappia... tra 18 mesi. Di sicuro prima del 2012.

B: Ok.

T: O verso il 2012, a un certo punto di quell’anno.

B: Ora, quelli che stanno leggendo questo si chiederanno: Ok, quindi questo e’ quello di cui discutevano nel 2005. Come puo’ sapere che questo piano e’ ancora in atto, che le cose non sono cambiate radicalmente da allora, che non l’abbiano abbandonato completamente, e che non ci sia stata da allora una marcia indietro o una loro realizzazione di quello che volevano fare? Perche’ e’ cosi’ sicuro che siano ancora in carreggiata?

T: Per via degli eventi che sono successi dal 2005. Penso sia il modo piu’ cooerente di vederla la cosa. Abbiamo gia’ avuto il cosiddetto collasso finanziario. Non e’ stato per niente un collasso. E’ stata una centralizzazione del potere finanziario. E’ questo che e’ successo. Di sicuro e’ successo negli Stati Uniti. Di sicuro e’ successo nel Regno Unito. Di sicuro e’ successo in Francia e Germania. Quindi tutte le figure centrali dell’Occidente hanno centralizzato i loro beni finanziari.

B: Ne avevano parlato di questo al meeting?

T: Si! Questo aveva preso una gran parte del meeting la discussione di come sarebbe successo. Tenga presente dove ha avuto luogo il meeting – nella City di Londra. La City e’ il centro finanziario del mondo, senza nessun dubbio.

B: Quindi quello che sta dicendo e’ che queste cose sono successe secondo il loro piano?

T: Esatto – e tutti i preparativi che c’erano da fare per l’inizio di un tale conflitto sono gia’ stati messi a punto.

B: In che senso? A che cosa si riferisce?

T: Beh stiamo parlando di figure chiave che prendono il potere. Facciamo un buon esempio e questa e’ una cosa di cui probabilmente la maggior parte dei cittadini del Regno Unito non e’ al corrente, e’ l’industria di sicurezza privata britannica impiega qualcosa come 500,000 persone, che sono ben oltre le forze armate britanniche. Le forze armate britanniche sono molto meno di quello [ndt. Nel 2009 197,900 professionali e 42,300 volontari]. Le forze militari britanniche sono solo un paio di centinaia di migliaia. Ora stiamo parlando di 500,000 persone che lavorano adesso nell’industria della sicurezza privata.

Ora prima del 2005, non c’era nessuna regolamentazione. Non c’era nessun training. Non c’era nessuna unione per questo gruppo di persone. E dietro le quinte – e questo e’ qualcosa di cui la gente dovrebbe sapere, specialmente se vivono nel Regno Unito – c’e’ stato l’Atto sull’Industria della Sicurezza Privata del 2001.

Ora, questo atto vuol dire che tutti quelli che lavorano nel settore privato devono sottostare ad un certo training. Dovevano anche essere sottoposti a controlli dalla polizia. Questo ha senso dal punto di vista civile che chi lavori in aree di responsabilita’ della sicurrezza sia sottoposto a controlli dalla polizia.

La polizia controlla... e trova tutto. Non e’ solo se hai commesso un crimine o meno, ma mi creda possono trovare molto di piu’ su un individuo con un controllo della polizia.
E poi’ c’e’ il training. Questo training e’ tutto su come gestire i conflitti: che cosa fare quando c’e’ un conflitto, come gestirlo, come controllarlo. E poi gli viene insegnato come usare la forza controllata. E parte tutto da qui.

B: Quindi sta parlando di problemi di malcontenti sociali eccetera. Questo e’ tutto mirato a quello.

T: Infatti. Prenda per esempio le proteste che ci furono nel 2003 dopo l’invasione dell’Iraq, qui nel Regno Unito e nell’Europa Occidental e anche negli Stati Uniti, ma piu’ in Europa. Era come una ribellione di massa contro la guerra in Iraq. Questo non succedera’ piu’, mai piu’.

Ma alle persone di questa industria devono essere dati poteri legali per fare il loro lavoro perche’ starebbero comunque proteggendo dei beni , quindi starebbero comunque facendo il loro lavoro. E in questo momento l’Associazione dell’Industria della Sicurezza sta chiedendo altri poteri in aggiunta a quelli che gia’ hanno ricevuto. Sono gia’ stati licenziati per operare legalmente nell’ambiente civile. Ora stanno ricevendo i poteri aggiuntivi dalla polizia di cui hanno bisogno.

Non sono solo per quelli nell’industria britannica della sicurezza; e’ anche per quelli che sono chiamati “forze dell’ordine civico”: gli addetti ai parcheggi, quel tipo di cosa; i vigili, e quelli che aiutano la polizia e per far si che possonano lavorare bene stanno ricevendo poteri in proporzione alle loro responsabilita’ per poter fare il loro lavoro con piu’ efficienza. Quindi stiamo parlando del potere di arrestare, detenere quel tipo di cosa. E questo succedera’.

B: Questo sta succedendo anche negli altri paesi occidentali che lei sappia?

T: Beh, e’ gia’ successo negli altri paesi occidentali come Francia e Germania dove ci sono diverse polizie che lavorono insieme. Non c’e’ una forza di polizia, che si puo’ identificare e dire: quella e’ la polizia. Hanno altre agenzie che hanno tutti poteri simili.

Ma quei poteri nell’industria di sicurrezza Britannica non esistono al momento. Ci sono gia’ negli Stati Uniti ed e’ il modello Statunitense che viene utilizzato in prevalenza qui.

B: Ok. Ora, prima di entrare nei dettagli, stavamo parlando della linea temporale – e le avevo chiesto che cosa direbbe a qualcuno che voglia sapere come fa ad essere cosi’ sicuro che il piano e’ ancora in atto, nonostante il meeting sia stato 4 anni fa.

T: Quasi cinque adesso.

B: Quasi cinque. Si.

T: Si. Quello che posso dire, Bill, e’ che, quello che ho detto e’ da tenere a mente e puo’ fa suonare campanelli d’allarme a qualcuno – se quello che dico sia vero o meno puo’ essere controllato dai singoli se vogliono.

B: Si.

T: Non tutto e’ nascosto. Non possono nascondere tutto, e poi possono rimettere insieme tutte le tessere e troveranno che e’ abbanstanza credibile.

B: Si. Devo ammetterlo, e’ molto credibile, che fa molto riflettere. All’inizio della nostra conversazione, lei disse che ... questa e’ una mia parafrase... disse che c’e’ una corsa contro il tempo dal loro punto di vista. Perche’?

T: Ci sono molte cose che succederanno nei prossimi anni e ha tutto a che fare con il potere. Parte di questo, non lo capisco bene neanche io, ad esserle sincero. Ma da quello che riesco a capire, ci sono diversi bracci di ferro in corso per il potere, e si tratta principalmente di quelli che sono stati in controllo della maggior parte della societa’ non solo per qualche secolo ma per migliaia di anni che si augurano che questo controllo continui. E per fare questo, una sequenza di eventi deve essere messa in piedi per far si che succeda. Quello che ho appena descritto e’ probabilmente la prima parte.

Quindi ci dirigiamo verso questa guerra, poi dopo di questo... e non posso darle un lasso di tempo per quando succedera’... ci sara’ un evento geofisico sulla Terra e che avra’ conseguenze per tutti.

Ora, a questo punto noi arriviamo da una guerra nucleare e una biologica. La popolazione della Terra, se questo succede, sara’ diminuita drasticamente. Quando ci sara’ l’evento geologico i sopravvissuti saranno probabilmente ancora dimezzati. E coloro che sopravvivono a questo, sono quelli che decideranno chi guidera’ il mondo e la popolazione sopravvissuta nella prossima era.

Quindi stiamo parlando di una era post –cataclisma. Chi sara’ al potere? Chi sara’ in controllo? Si tratta tutto di questo. Ed e’ per questo che muoiono dalla voglia di far succedere queste cose in un tempo ristretto, altrimenti perderebbero l’occasione.

B: Ok. Mi faccia fare l’avvocato del diavolo qui, e mi parli dal suo punto di vista di esperienza militare e di conoscenza del modo militare di pensare. Perche’ la guerra e l’insediamento di governi totalitari e l’atmosfera di terrore eccetera eccetera, perche’ e’ necessario tutto questo se ci sara’ un grande evento geofisico, come lo chiama lei, che non farebbe che distruggere oltre l’infrastruttura, causare morti, risultando in tutta una serie di emergenze in tutto il mondo, terremoti, tsunamis e chissa’ cos’altro.

Questo da solo sarebbe sufficiente a giustificare la legge marziale ed uno stato di emergenza nella maggior parte dei paesi e quelle stesse fazioni potrebbero facilmente giustificare l’assumere il potere in questo tipo di emergenza. Perche’ causare una guerra in questo scenario? Non capisco.

T: Credo che bisogna vederlo da un altro punto di vista. Dopo un evento cataclismico ci saranno poche o nessuna struttura. E se non ci sono strutture, vuol dire che bisognera’ rimetterne in piedi una.
Una struttura deve essere in piedi prima che succeda il tutto con un certo grado di sicurezza che sopravviva a quello che deve arrivare – di modo che possa partire bene il giorno dopo, e poi rimanare in potere ed avere il potere di cui godeva prima.

B: Quindi e’ una giustificazione per rafforzare le parti critiche dell’infrastruttura, appunto in preparazione per il cataclisma che in tempi di routine civili potrebbe non essere abbastanza forte. E’ questo che sta dicendo?

T: Infatti. E sto andando in un’area dove posso solo dare punti di vista soggettivi, lo stesso di chiunque altro, ma questa mia sensazione, e si basa molto sull’intuizione, e’ che debbano organizzarsi adesso. Devono stabilire la loro base di potere. E l’unico modo per farlo e’ di creare le circostanze perche’ questo succeda, vedi un conflitto.

E possiamo guardarci indietro nella storia. Tutte le guerre hanno conseguito un obiettivo, al di la’ delle sofferenze, le sofferenze umane che accadono, hanno sempre conseguito un obiettivo. E l’obiettivo e’ sempre dal lato del vincitore.

Quindi ci troviamo con questo regime totalitario, che credo sia gia’ comunque totalitario. Voglio dire, non abbiamo una democrazia per niente. Nessuno puo’ dire nulla. Questo e’ stato gia’ deciso al di sopra di tutti quanti.

Noi non siamo importanti. Non siamo importanti per niente. Loro sono importanti, e il loro potere e’ importante, e questa e’ l’unica cosa a cui pensano. E credo che se ci si potesse mettere nei panni di qualcuno che opera in questa maniera, si potrebbe capire che cosa abbiano intenzione di fare e del perche’ e della ragione per cui vogliono controllare l’esito finale ed essere al potere alla fine, intatti, perche’ a questo evento geofisico si potra’ sopravvivere.

B: Lei ha delle indicazioni di quando sara’? Quello che dice implica che si stanno aspettando qualcosa nel 2012. Stiamo parlando di un evento del 2012?

T: No questo non e’ veramente centrato verso il 21 dicembre 2012. Non so cosa succedera’ il 21 dicembre 2012.

Ho un forte sospetto che si tratti di qualcos’altro, magari di qualcosa bello per tutti. Veramente non so. Ma certamente in quel periodo ci troveremo in un conflitto che durera’ per un po’. Ma parliamo di qualche anno dopo il 2012 per quando questo evento geofisico succedera’. Credo che sara’ durante la mia vita.

B: Ok. Mi lasci riassumere questo svolgimento di eventi che ha descritto: lo scambio nucleare e il cessate il fuoco, e poi l’uso di armi biologiche... quanto lei dice e’ che ne risultera’ un tale caos che ci vorra’ una generazione di umanita’ per ricostruire il tutto. E che durante questo tempo ci sara’ in piedi una pesante infrastruttura totalitaria per poter gestire questa continua emergenza e ricostruire. E poi dopo qualche tempo ci sara’ un grande evento geofisico, ma hanno bisogno di cominciare al piu’ presto. E’ esatto?

T: Si esatto.

B: Lei pensa che sappiano quando questo succedera’? O crede che loro pensino succedera’ a “un certo punto”?

T: Si credo che piu’ o meno sappiano di quando succedera’. Non so quando questo sia. Tuttavia ho questo forte presentimento che succedera’ durante la mia vita, diciamo nei prossimi 20 anni. Si potrebbe anche dire prima – diciamo nei prossimi 10 anni; nei prossimi 5 anni.

B: Uhm.

T: Veramente non so. Mi piacerebbe saperlo. E’ qualcosa che vorrei veramente sapere, ma siamo entrati adesso in un periodo in cui questo evento geofisico potrebbe avere luogo, se consideriamo il lasso di tempo passato dall’ultimo di 11,500 anni, e succede ciclicamente ogni 11,500 anni. Dovrebbe succedere di nuovo.

B: Si.

T: Fino a che punto avra’ conseguenze sul mondo questo si puo’ solo immaginare, e sono sicuro che ci sono piani di emergenza in atto gia’ da adesso in caso perche’ credo che sia una cosa ben nota in quei circoli. Lo sanno che succedera’. Ne hanno la certezza che succedera’. Puo’ essere che abbiano una scadenza, e sembrerebbe che ce l’hanno. Di nuovo e’ una di queste cose – sarebbe inconcepibile se non ce l’avessero. Insomma, i cervelli migliori al mondo stanno lavorando per loro al momento. Sa? E lo sanno, e personalemente io non lo so.

B: Ne avevano parlato al meeting apertamente?

T: No non apertamente. Mi faccia fare il punto di quello che avevano discusso al meeting:

l’Iran sara’ attaccato, possibilmente nei prossimi 18 mesi. La Cina verra’ in aiuto all’Iran, per proteggere i suoi interessi. Armi nucleari verranno usate o dall’Iran o dalla Cina, con Israele che provochera’ il primo uso. La maggior parte del Medio Oriente sara’ distrutto. Milioni moriranno in un breve lasso di tempo. E per qualche ragione, succede a questo punto e non le so dire perche’: la Cina forzera’ l’entrata in parti della Russia per estendere le linee di cessate il fuoco. Dopo di che armi biologiche saranno usate contro la Cina. La Cina “prendera’ un raffreddore”.

E per quanto ho capito c’e’ una qualche alleanza malevola di ET che e’ al lavoro da 50 anni nel Regno Unito e USA e altre nazioni Occidentali a includere il Giappone.

E nuovamente, quando parliamo di alleanza malevola di ET e’ nel contesto dei progetti neri, e questo e’ uno scambio di tecnologie che si svolge da molto tempo. Quindi c’e’ un coinvolgimento qui, e tale coinvolgimento non posso spiegarlo bene neanche io.

E so anche che ci sono entita’ ET piu’ umanitarie e altruistiche che stanno lavorando su questa linea temporale e che in qualche modo stanno mantenendo un bilancio precario senza intervenire direttamente loro stessi. E neanche questo riesco veramente a spiegarmelo ma ho una certa sensazione che questo stia funzionando e ci sono altri aspetti della mia esperienza che mi portano ad affermare quanto sopra – ma questa e’ un’altra storia.

Quindi stiamo parlando delle potenze occidentali che cercano la “guerra perfetta” – e sono state al lavoro durante tutto il 20imo secolo fino ad oggi, perche’ la linea temporale va molto indietro. Stiamo parlando di decadi o centinaia di anni durante i quali questa line temporale e’ stata usata.

Penso anche che sia importante associare questa linea temporale con le sue altre referenze di cui abbiamo sentito molte volte: si chiama la Missione Anglo-Sassone. Credo che sia importante da aggiungere perche’ potrebbe non suonare nuova a certa gente e non credo che sia stato menzionato prima.

B: Ho gia’ sentito questa frase. Non voglio divagare, ma quello che quello che mi colpisce veramente – e in realta’ che sto veramente cominciando a capire e che e’ di una freddezza unica da quello che lei dice- e’ che la ragione che e’ chiamata la Missione Anglo-Sassone e’ perche’ in pratica e’ un piano per togliere di mezzo i Cinesi in modo da lasciare la ricostruzione dopo il cataclisma agli Anglo-Sassoni, che saranno in una posizione di ricostruire ed ereditare la Terra, senza nessun altro di torno. E’ cosi’?

T: Se sia veramente cosi’ non saprei, ma sono d’accordo con lei. Per almeno tutto il 20imo secolo e anche prima nel 19imo e 18imo, la storia di questo mondo e’ stata prevalentemente scritta dall’Occidente e dalle regioni al Nord del pianeta. Altri ci hanno provato ma senza successo.

E credo si possa dire con certezza che la Prima e Seconda Guerra Mondiale siano state guerre fabbricate, di questo ne sono abbastanza sicuro, e che sono state usate come gradini per arrivare a dove siamo ora. Un qualsiasi storico le puo’ dire che se quelle guerre non avessero avuto luogo, questo non sarebbe successo. Non avremmo avuto le Nazioni Unite; gli Stati Uniti non sarebbero diventati una superpotenza in un intervallo di tempo cosi’ breve. Sono diventati una superpotenza nei quattro anni sucessivi alla guerra e si sono finiti con le armi nucleari.

La gente, credo, debba mettere tutto cio’ nel proprio ordine del giorno. L’Occidente che diventa la forza predominante nel mondo e’ un fatto, non si sono dubbi.

B: Se ci guardiamo indietro, si puo’ vedere una strategia a lungo termine che si estende nell’arco di alcune generazioni anche se all’epoca non ce se ne rendeva conto.

T: Questa e’ la natura della gente – davvero. Sa,viviamo le nostre vite con le nostre famiglie e quelli vicini a noi al meglio che possiamo. E’ raro che solleviamo la testa per vedere cosa c’e’ al di la’ del muro e per vedere veramente cosa stia succedendo. Non siamo molto bravi a farlo, mi sa.

Io sono un bell’esempio. Sono stato coinvolto in molte cose e mi sono messo a lavorare a testa bassa per fare quello che dovevo, ignorando quello che stava succedendo e forse anche inconsciamente cercando di negarlo fino a che non ce l’ho piu’ fatta e ho dovuto venir fuori.

B: Si. Da un punto di vista personale deve essere stato difficile vivere con questa esperienza personale che lei ha avuto essendo stato testimone di queste conversazioni e sapendo che non si tratta solo di una fantasia perche’ lei queste persone le ha sentite parlare e ridere di tutto questo.

T: Beh era una cosa informale ed erano tutti molto rilassati mentre ne stavano discutendo.

Come le posso descrivere meglio le persone di cui le ho detto? Le persone a cui mi riferisco sono le persone che emanano potere, che incutono paura. Esigono l’obbedienza e per Dio la ottengono! E secondo quello che dicono impongono ai cosi’ detti governi eletti che sono ora in Parlamento o a Washington o a Berlino o a Parigi. Queste persone emanano questo tipo di potere e piu’ di cosi’ cosa potrei dire?

Sono certo che altri hanno incontrato personaggi simili nelle loro vite. Non c’e’ un briciolo di compassione nel loro corpo. Non emanano nessun calore spirituale, per niente. Sono freddi, calcolatori e per usare un modo di dire che usiamo qui “butter wouldn’t melt in their mouth” [ndt. Letteralmente “il burro non gli si scioglierebbe in bocca” da intendere come sangue freddo e fare distaccato delle classi sociali superiori inglesi].

B: Ci sono molte persone che speculano che ad un certo livello, e forse non al livello delle persone con le quali si e’ incontrato in quella stanza, ma a un qualche livello, nel governo del retroscena che sta orchestrando tutto il piano ci sia una intelligenza non-umana.

E una delle ragioni per questo e’ che ci vuole un enorme visione a lungo termine, di astuzia strategica, per pianificare su diverse generazioni, quello che e’ il risultato di una grande intelligenza solo per giocare un gioco di scacchi su scala enorme. Quindi alcuni, incluso me, hanno suggerito che ci debba essere un’intelligenza non umana dietro a tutto questo.

T: Si. E la mia percezione e’ che questa intelligenza sia incredibilmente logica, senza nessuna empatia, senza amore, affetto o compassione. Sono freddi calcolatori e logici al di la’ di ogni logica che noi potremmo impiegare normalmente. Loro vanno ben oltre e sono persone incredibilmente intelligenti. Si tratta di gente che puo’ dare risposte a domande molto difficili senza batter ciglio. Sono molto, molto intelligenti, ma solo nel senso che la loro logica e’ straordinaria.

B: Che cosa puo’ fare la gente comune? Come puo’ reagire? Cosa dovrebbero pensare? Lei crede di suo che sia tutto inevitabile? Pensa che ormai siamo perduti?

T: No assolutamente no. Ci ho pensato spesso a questo, Bill, e certo questo e’ il mio punto di vista personale: resisteremo. Ma per resistere, tra tutti quanti, e’ non lavorare piu’ per loro. E’ di smettere di lavorare per loro. E’ di non reagire con violenza contro di loro perche’ vincerebbero. A loro piacerebbe se questo accadesse, darebbe loro una scusa. Si nutrono di paura e violenza – la reazione della paura. Sarebbe come miele alle api per loro. Ne sarebbero solo felici se succedesse.

Quello di cui c’e’ bisogno e’ di una reazione non-violenta: semplicemente non lavorando piu’ per loro. Per fare un paragone, Bill, c’e’ un uomo che la storia ha in gran parte ignorato. Era un francese Jean Jaures. Mi ha sempre sorpreso come questo incredibile personaggio non sia mai entrato nei libri di storia, e’ abbastanza noto in Francia in certi circoli ma non dappertutto.

Aveva previsto l’inizio della Prima Guerra Mondiale e voleva che il Movimento Interazazionale dei Lavoratori si conformasse alle famiglie reali e all’aristocrazia e quando leggera’ di lui lo scoprira’ da solo. Solo un paio di mesi prima dello scoppio, quando ci fu l’assassinio dell’Arciduca Ferdinando in Serbia, Jaures fu assassinato in caffe’ francese. Lo ammazzarono. Gli spararono e con lui se ne ando tutto il movimento.

Prima della Prima Guerra Mondiale aveva gia’ capito quello che stava succedendo. Aveva visto l’aristocrazia e le famiglie reali in Europa confrontarsi l’un l’altra in una grande battaglia. Sapeva che Francia, Germania e Inghilterra erano tutte nazioni industrializzate. Inoltre aveva capito che con l’industrializzazione, la prossima guerra sarebbe stata una industriale in cui milioni di persone sarebbero morte.

Formo’ un governo che alcuni chiamarono comunista. Era il Movimento Internazionale dei Lavoratori che non ha niente a che fare con la politica. La sua idea era che le persone comuni non avrebbero dovuto fare niente, non andare in guerra, stare solo a casa e non ci sarebbe stata la guerra che volevano.

Personalmente credo che se la non violenza fosse adottata e se la gente diventasse piu’ conscia di quello che sta succedendo , allora queste persone perderebbero il potere che hanno molto in fretta.

Si nutrono di potere, si nutrono di paura, quindi se togliamo via questi elementi perdono il potere. Hanno bisogno che noi facciamo quello che vogliono, non possono farlo da soli anche se sarebbero comunque molto pericolosi in ogni situazione, ma non possono fare tutto da soli.

E questo sarebbe il mio messaggio di svegliarsi un po’, di guardare a quello che sta succedendo attorno a noi, di tirare su la testa e guardare oltre al muro senza avere paura, facendo un bel respiro, guardatevi attorno, vedete cosa succede e la gente si renderebbe conto presto che: Ah si. Ok. Stiamo andando in questa direzione. Ci stiamo andando e non c’e’ niente che ci posso fare. Ma si che possono!

Come ho detto, non e’ per reagire con violenza. E se la gente fosse nelle posizioni di cui queste persone hanno bisogno, non lavorate piu’ per loro. Smettetela di lavorare per loro. Portate via il vostro lavoro perche’ loro hanno bisogno di truppe che facciano questo lavoro. Non stiamo parlando solo di quelli nella forze armate. Stiamo parlado di tutti i civili in tutti i popoli del mondo. Semplicemente dite: No, perche’ questo non siamo noi. Questo non e’ quello che vogliamo fare.

Ed e’ il fare questa scelta. Sembra troppo semplice. Penso che l’esecuzione sia cosi’ semplice ed ben nelle nostre capacita’ di esseri umani, esseri umani con una coscienza, che respirano, che hanno una compassione condivisa l’un per l’altro, di fare questo. Perche’ se non lo facciamo, loro continueranno e completeranno il loro finale del gioco.

B: Lei pensa, secondo la sua esperienza militare, che ci siano sufficienti persone nelle forze armate che si stanno dicendo: Sai cosa? Io non ho firmato per questo. Io questo non lo faccio. Oppure pensa che staranno a tutte le giustificazioni che stanno dando al momento?

T: Beh per la maggior parte le forze armate Occidentali non sono coscritte. E’ un esercito di professionisti, che va fiero del loro essere professionale. Va fiero di stare agli ordini delle persone che hanno eletto il governo e che li mandano a fare il lavoro che stanno facendo. E’ una domanda difficile da rispondere. E poi queste truppe hanno un addestramento spettacolare e credono, e ci credono veramente come me quando ne facevo parte, che stanno facendo quel lavoro per delle ragioni giuste.

Se divenisse chiaro a quelli che sono in queste professioni – non solo le forze armate; si parla anche dei servizi di emergenza, la polizia, tutti quelli impiegati nell’industria della sicurezza, parliamo di tutte queste persone – se ci fossero voci a sufficienza, allora quelli nelle forze armate che non hanno raggiunto gli alti ranghi, che non hanno una posta nel gioco, si sveglierebbero anche loro come tutti gli altri.

Ma bisogna tenere a mente che in Occidente ci sono forze armate professionali ed e’ difficile chiarire a loro e far sapere a questi ragazzi e ragazze che non stanno combattendo le persone giuste.

B: Certo. Mi faccia fare una domanda diversa. Hanno fatto riferimenti a “posti sicuri o piu’ sicuri”? Posti fisici voglio dire.

T: No nessuna.

B: Niente del tipo l’emisfero sud sara’ ok, ci saranno problemi nell’emisfero Nord? Niente del genere?

T: No, non al meeting. Non l’hanno detto per niente.

B: Ok. Un’altra domanda che le voglio fare, ed e’ affascinante discuterne con persone in sintonia con tutta quest’area, e’ di tipo personale: perche’ lei crede che gli ET benevoli, e sono sicuro che esistano, perche’ pensa che non intervengano per dire: Ok, di solito non ci immischiamo ma questo sta diventando serio e non permetteremo che succeda. E’ possibile? Perche’ tengono le distanze?

T: Beh per prima cosa “Gli ET benevoli” - non mi piace chiamarli “ET”... credo che queste persone siano noi e noi siamo loro.

B: Si.

T: Ci sono da molto piu’ tempo del regime che e’ al potere adesso. Il regime di adesso e’ uno che si basa sul potere, alcuni li chiamano rettili, e non ho problemi nel chiamarli cosi’ perche’ e’ esattamente quello che sono – completamente a cuore freddo. Ci sono da molto, molto piu’ tempo e sono loro quelli che hanno fatto l’umanita’ cosi’ com’e’ adesso.

Interventi? Credo che stiano gia’ intervenendo nel miglior modo che possono. Ma stiamo parlando di esseri molto evoluti spiritualmente, visto che la razza umana e’ molto evoluta spiritualmente – forse e’ per questo che tornano cosi’ spesso su questo pianeta.

Ma per queste persone che sono noi e noi siamo loro, come ho menzionato, non vedono il tempo nello stesso modo in cui lo vediamo noi qui nel mondo fisico. Per loro, 11,500 anni era un batter d’occhio, non era niente, e sanno gia’ come va a finire la storia. Credono, come anche io, che questo regime che e’ al potere al momento che spera in un dominio totale sulla Terra e su tutto quello che c’e’ sopra, non vincera’, si stanno godendo gli ultimi momenti ma questi stanno per finire.

B: Su quali basi lei sente questo? Questo e’ molto importante per le persone che leggono questa trascrizione perche’ alcuni si sentiranno scioccati e provati dalle informazioni presentate qui, e staranno pensando: Mio Dio, siamo proprio fregati qui!

T: Si, credo che se la prendiamo puramente dal punto di vista fisico. Non vuol dire che abbiamo tutti menti suicide o qualcosa del genere, tutti vogliamo le nostre vite; tutti le proteggiamo, tutti lo facciamo. Amiamo le nostre vite e le vogliamo vivere al meglio in tutti i modi, nel modo migliore che possiamo.

Al momento non ci stanno permettendo di farlo per via di questo regime che si basa sulla paura, e’ tutto sulla paura. E la paura piu’ grande che abbiamo fisicamente e’ la paura di morire, e questo fa parte del grande potere che hanno su di noi, questo tipo di paura, questa ansieta’ che possono aumentare o diminuire, e che lo fanno in continuazione.

Non riesco a pensare di un momento in cui questo non sia successo, di quando questa paura non venga fuori e poi di come noi reagiamo nel nostro piccolo. Sembra perfettamente naturale. Ma cosa succede quando non reagiamo, quando smettiamo di sentirla e diciamo: Beh, e’ solo paura. Possiamo liberarcene e questo e’ arrivare a vedere chi siamo veramente.

Non credo che ci siano abbastanza persone in giro al momento che sanno chi sono. Si definiscono in termini della loro esistenza fisica, che e’ basata tutta sulla paura, ed e’ ciclica, e non possono uscirne, e ovviamente devono trovare il modo per uscirne.

Personalmente, credo che quando arrivera’ questo cambiamento – lo chiamo cambiamento perche’ e’ questo che credo succedera’, la crosta terrestre scivolera’ di circa 30 gradi, da circa 1700 a 2000 miglia verso sud e causera’ una grande turbolenza, i cui effetti dureranno per molto tempo a venire. Ma la razza umana non morira’, ci saremo ancora. E’ chi saremo alla fine di tutto questo – e’ li che va la mia mente. E per quanto riguarda questo regime, e’ anche li’ la loro mente. E’ per questo che stanno facendo quello che stanno facendo perche’ vogliono esserne in controllo alla fine.

Ora, se stiamo parlando di interventi, questo e’ il punto in cui ci sara’ un intervento dagli “ET benevoli” quelli che sono noi in realta’, questo e’ quando potrebbe succedere. Ho una forte intuizione che sara’ cosi’, ma al momento la situazione che abbiamo ora non e’ conduttiva a questo tipo di intervento. Non adesso.

Non sento che sia il momento giusto. E in tutti i casi, la vita fisica e’ soltanto una parte molto, molto piccola di chi noi siamo veramente, quindi quanta importanza uno gli puo’ dare alla fine se sai che puoi uscire da questa porta e rientrare da quell’altra e sei a casa comunque?

Quindi bisogna tenere tutto questo in considerazione, e sono sicuro che ci sono persone la’ fuori che potrebbero articolare tutto questo molto meglio di come lo stia facendo io. Lo posso articolare solo da un punto di vista personale e questo e’ quello che mi dice che succedera’ la mia intuizione. E dico potrei sapere bene che sono certo nel mio piccolo che questo tipo di cosa succedera’, ed e’ solo il travaglio che dobbiamo passare per raggiungere quel punto in cui questo regime non avra’ piu’ il potere che hanno.

La gente che si sta svegliando, sta scoprendo che cosa c’e’ attorno a loro e si stanno guardando bene attorno alzando il loro livello di coscienza come mai prima, e poi tutto diventera’ chiaro velocemente. E quando succede, il potere che hanno queste persone cadra’ dalle loro mani come un asciugamano, sa, cadra’ giu’ per terra, e saranno svergognati per quello che sono.

B: Questo e’ un pensiero illuminante. Lei personalmente sente che... mi faccia precisare delle alternative: che la tutto l’affare della guerra non succedera; che il tutto cadra a pezzi? O che cadra’ a pezzi dopo la guerra ma prima del cataclisma? O che il tutto cadra’ a pezzi dopo il cataclisma e che diciamo gli Umili erediteranno la Terra?

T: Si. Questa e’ proprio una bella domanda. Consideriamo due cose: la prima cosa e’ la semplice determinazione che hanno per portare a termine il tutto. Sono alla disperazione. Hanno messo in quinta per fare succedere questo. Stanno creando gli scenari, le entrate e le uscite di scena. Non c’e’ tregua; e’ non-stop; non c’e’ spazio per respirare. E quando c’e’ spazio per respirare, cioe’, quando la gente comincia a rilassarsi sulle cose, qualcos’altro arriva per tenerci in questa morsa di paura che hanno generato.

Questa e’ una forza estremamente potente che hanno, incredibilmente potente, e non dovrebbe mai essere sottovalutata. E’ il tipo di cosa che fa uscire pazza la gente brave e onesta, che fa morire giovani per stress e ansia. Bisogna distaccarsene e vederla per quello che e’.

Se ci fossero abbastanza persone per aumentare il livello di consapevolezza e per far vedere che cosa sta succedendo allora tutti quanti alzerebbero la testa a guardare. Penso che ci vogliano solo una o due persone che alzano la testa e che dicano: Si, e’ tutto chiaro, e tutti gli altri seguirebbero. Poi li vedresti in tutti i paesi nel mondo, in molti paesi, una nuova sensazione, una senzazione migliore di quelle avute prima, e si tratta solo di individui che riprendono il potere su loro stessi riconoscendo chi siamo veramente.

E non e’ niente di mistico. Non e’ roba di culto o niente di simile. Ha veramente poco a che fare con la religione. Ha che fare tutto con lo spirito umano e la coscienza attraverso le quali viviamo e che condividiamo e il sapere che questa coscienza e’ senza dubbio condivisa da tutti noi – ma al momento e’ soppressa. E dobbiamo andare oltre a quelle forze che sopprimono per realizzare chi siamo. Quando questo succedera’ – tutto il resto verra’ di seguito con naturalezza e quel regime, per pericoloso che sia – non posso che sottolinearlo ancora: sono persone molto pericolose, estremamente pericolose – il loro potere se ne andra’.

B: Questo e’ molto simile a quello di cui parla David Icke. E’ molto simile a quello di cui parla Dott. Bill Deagle e a quello di cui noi abbiamo parlato molte volte.

T: Si.

B: Che ci sia un aumento in corso della coscienza sul pianeta, ma che stiano disperatamente cercando di rimettere il coperchio ed accellerare i loro piani per mettere a punto un controllo con il pugno di ferro. Le cose potrebbero peggiorare prima di migliorare, ma non potranno vincere perche’ la coscienza trascende tutte le forze e tutta la potenza militare e la pianificazione strategica che potrebbero mettere su. E si tratta di una coscienza collettiva che sta continuando ad espandersi, per quanto sembra.

E questa intervista che stiamo facendo deve giocare un ruolo in questo. Perche’ non si tratta di far paura alla gente e farli nascondere nei bunker con cibo di emergenza. E’ questione di dire: Sentite, non c’e’ bisogno che sia cosi’ se possiamo essere grandi, forti e coraggiosi cosi’ come siamo e realizzare chi siamo veramente. E se un numero sufficiente di noi fa questo, allora questo si spandera’ tutto da solo.

T: Esatto. Sto venedo fuori per dire esattamente questo. Mi rendo conto di non star dicendo niente di unico, ma come lei sta indicando c’e’ bisogno di ripeterlo. La gente deve sapere che c’e’ speranza, e che le cose non devono essere come stanno adesso. Non c’e’ mai stato bisogno che fossero come sono adesso e potrebbero essero molto, molto meglio.

Si tratta di superare la paura; e’ la paura che la gente deve superare. Non c’e’ bisogno di essere psichiatri or psicologi o niente di simile – questi si occupano solo della mente. Non c’e’ bisogno di avere dei leader religiosi o leader spirituali per essere consapevoli di questo, perche’ ce l’abbiamo tutti dentro di noi. E’ inerente a noi. Quindi si tratta solo di guardarsi in faccia e di mettersi a proprio agio con chi siamo; e poi si arriva alla conoscenza di quello che sta succedendo e quello che e’ sbagliato. E per tutti gli altri... si spargera’.

Anche quelli che sono stati indottrinati in questo regime di paura non potranno resistere al cambiamento perche’ sarebbe come resistere contro loro stessi e chi sono veramente. E’ una cosa meravigliosa; ed e’ questo il significato di questo universo e di tutta questa esperienza. E questo fara’ sembrare questo ultimo periodo, questi ultimi migliaia di anni, come... ma neanche un brutto ricordo... un po’ come: Uhm abbiamo imparato qualcosa da quello.. Ok? E ci assicureremo che non succeda piu’, e che questi personaggi che producono questo tipo di paura non possano avere una base di potere qui mai piu’.

Quindi, si, penso che quei giorni stiano arrivando e se succede in tempo – e “ tempo” e’ una di quelle parole a cui bisogna stare attenti perche’ questo regime e’ basato molto sul tempo, mentre invece la coscienza umana non si basa tanto sul tempo – ma stanno arrivando per via della natura fisica della Terra che fa certe cose in certi momenti. Sa, abbiamo le stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Il cambiamento che sta arrivando sara’ come un’altra stagione.

Quello che succedera’ e’ un cambiamento geofisico, e’ un’altra stagione, e un’umanita molto consapevole potrebbe anche prenderlo dalla sua parte e uscirne alla fine molto bene.

So che diceva dei posti sicuri per la gente dove andare. Veramente non so. Ma da un punto di vista personale, so dove saro io, e dove saro’ e’ proprio qui dove sono adesso. Se sara’ sicuro o meno e’ immateriale; qui e’ dove devo essere adesso, e mi va bene cosi’.

B: Si. Quando la gente ci chiede dove devono andare, rispondiamo sempre che la risposta e’ diversa per ogni individuo, basata su cose che nessun altro oltre che a loro puo’ veramente sapere.

Alcuni avranno bisogno di stare dove sono; alcuni avranno bisogno di viaggiare, ma la ragione per questo potrebbe essere perche’ devono incontrare qualcuno o fare qualcosa in qualche altro posto. Dipende veramente da cosi’ tanti fattori, non e’ solo una questione di: dov’e’ che e’ obiettivamente sicuro e dove ci dovremmo nascondere? Ha piu’ a che fare con: come possiamo meglio impiegare tutte le abilita’ che abbiamo qui adesso per fare quello che siamo venuti qui a fare? E questa e’ una cosa che sara’ individuale a tutti.

T: Certamente. E’ cosi’. Penso che piu’ consapevole la gente diventa piu’ la paura se ne va. Non viviamo in quella paura, quindi quello di cui avevi paura prima non sara’ piu’ una paura per quell’individuo o per quel gruppo di persone. Non ci sara’ piu’.

Questo non vuol dire che non ci saranno preoccupazioni, che non ci saranno sofferenze o cose simili, certamente ci saranno. Ma oltre a quelle, le paure che abbiamo adesso, le paure fisiche di incertezze e sulla natura imprevedibile delle cose, se ne andranno – non ci saranno piu’. Finiremo con l’essere le persone che siamo e credo che nel complesso la razza umana sia proprio stupenda.

B: Si, questa e’ una cosa molto bella da dire alla gente, noi l’abbiamo spesso menzionato. C’e’ un film bellissimo del 1984 con Jeff Bridges che si chiama Starman. Lo starman e’ un alieno che visita la terra con scopi di pace, cerca di capire la razza umana perche’ e’ capitato in una strana situazione e sta cercando di tornare a casa.

Verso la fine del film dice: Volete sapere che cosa trovo bello della vostra specie? Siete al meglio quando le cose vanno al peggio.

Non mi sono mai scordato di quella frase. Ha a che fare con il fatto che la cosa stupenda della razza umana e’ l’abilita’ di trascendere i problemi pescando a fondo dentro se stessi per tirar fuori il meglio di se’ nelle peggiori situazioni. E poi ovviamente, nelle forze armate quel tipo di situazione e’ quasi una tradizione, che sotto straordinaria pressione c’e’ gente che si comporta con incredibile eroismo ed e’ questa reazione alla pressione che ci fa cosi’ magnifici.

T: Si, si vede forse di piu’ nelle forze armate perche’ lo rendono noto. La coscienza umana e il nostro modo di esistere nel mondo fisico sono estremamente resistenti. Un punto da considerare e che a volte ci puo’ sembrare che siamo arenati nel pensiero etico di talune cose, ma non lo siamo. Le cose sono semplicemente diverse da una persona all’altra che penso sia un’altra cosa meravigliosa perche’ fa andare avanti le discussioni per sempre il che e’ fantastico. Il dialogo che abbiamo ci aiuta a capire noi stessi molto meglio.

Ma trascende l’arenarsi, penso, va oltre. Va oltre quello che noi sappiamo sia eticamente giusto e cosi’ via. Lo porta ad un nuovo livello in cui queste cose succedono, dove la nostra resistenza e’ testata all’estremo. Siamo tutti capaci di fare cose meravigliose e sembra possibile, veramente possibile, che siamo sul ciglio di un test estremo alla nostra resistenza.

Vorrei enfatizzare ancora che stiamo giocando con persone molto pericolose, persone estremamente pericolose, incredibilmente potenti. E so per mia esperienza che non molta gente ha avuto esperienze di prima persona con il quel tipo di potere e di come emana, e dell’effetto che ha sugli altri... ti puo’ far stare molto male, star tanto male da rovinarti. Oppure ti puoi unire a loro, diventa servile e adulatorio su tutto quello che vogliono fare, perche’ quelli che lavorano per loro e fanno i portaborse – e ce ne sono veramente tanti – sono incredibilmente obbedienti e incredibilmente servili. Non sono quelli che chiameresti “spiriti liberi” per niente. Sa, sono stati tutti tirati su a bordo, a bordo da loro.

Forse questo e’ qualcosa che la gente dovrebbe cominciare a realizzare, il tipo di potere che hanno al momento, e non credo che sia stato ancora capito fino in fondo. La gente sta cercando di vedere negli spiragli per scoprire cosa sta succedendo e riceve informazioni a pezzetti, e quei pezzetti diventeranno molto, molto importanti.

Ma andargli contro in qualsiasi modo potrebbe essere disastroso. Ne ho avuto l’esperienza e penso che molti altri ce l’abbiano pure avuta. E’ per questo che forse dovremmo dire esattamente chi sono, dovremmo annunciarlo senza avere paura. E’ per via di quella paura... che e’ alla base di tutto quello che esiste ancora.

B: Una cosa di cui abbiamo parlato qualche giorno fa e’ il fatto che c’e’ una arroganza suprema in questa gente, di cui lei ha esperienza di prima mano, che George Green ci ha descritto appena lo abbiamo incontrato e gli abbiamo parlato un anno e tre quarti fa. Ci disse: Pensano di avere vinto. Non si preoccupano piu’ di niente. Non stanno cercando di far stare zitti i media alternativi. Non proprio, sa. Non fara’ nessuna differenza. Che differenza potrebbero fare un paio di voci? Il piano verra’ comunque mandato avanti. Non fara’ nessuna differenza, loro credono, quello che lei o io possiamo dire.

T: Beh io mi unisco a quello che ha detto George Green. Ha dipinto un quadro molto meglio di come abbia fatto io, perche’ le cose stanno proprio cosi’. Sono incredibilmente arroganti. Assieme gli altri attributi che hanno, c’e’ quella arroganza che e’ tangibile. Si, e sono totalmente tranquilli su quello che stanno facendo, totalmente a loro agio. Ne’ si nascondono ne’ lo stanno facendo di nascosto, voglio dire queste sono persone abbastanza aperte, alcuni di loro sono figure pubbliche.

B: Ok. Ora, c’e’ altro che non abbiamo detto? C’e’ ancora qualcosa che vorrebbe dire ma che non ha ancora avuto l’opportunita’ di approfondire? Qualcosa che vorrebbe aggiungere e che forse non le ho chiesto?

T: C’e’ ancora una storia che vorrei raccontare, mi sa, perche’ sono conscio del fatto che la gente debba vedere un livello sufficiente di credibilita’ in quello che le ho descritto, e credo che questo sia sempre difficile. Ma quello che le posso dire e’ che sono stato al corrente di questa linea temporale sin dagli anni 70, troppo giovane per capire di cosa si trattasse all’epoca. Infatti all’epoca mi sembrava una cosa abbastanza intrigante che succedesse, e quella e’ stata la prima volta che ho sentito dell’esistenza della Missione Anglo-Sassone.

E i dettagli di quello che so, credo che se cominciassi a menzionare nomi in particolare e quello che fu detto al tempo andrebbe ad infrangere l’Official Secrects Act [ndt. Atto di Segretezza Ufficiale], di cui sono ancora parte oggi in molti aspetti. In termini militari. Se fosse stata cosa civile allora ne avrei parlato liberamente.

Vorrei che ci fosse un modo per descrivere altri eventi, di cui lei sicuramente sa, facendolo in una maniera per aiutare le persone a capirmi meglio di quanto non abbia fatto qui. Potrebbero veramente capire il mio punto di vista, dove sono stato, e che cosa ho passato. Penso che la gente potrebbe razionalizzare quello che e’ stato detto in un modo migliore.

Ma credo che cio’ che abbiamo detto fino a qui e’ sufficiente per alcuni, che se vogliono, per permettere loro di guardarsi intorno e cominciare a cercare in giro. E se qualcosa di significativo viene fuori che altre persone possono corroborare, allora sarebbe fantastico. Sarebbe una cosa buona, perche’ le prove... Sa, lo so che’ e’ cruciale fare cose come questa, e non c’e’ in pratica un’arma del delitto. C’e’ solo una persona che racconta di qualcosa che e’ successo cinque anni fa, principalmente, ma c’e’ una storia molto, molto piu’ grande attorno, di cui lei e’ a conoscenza e dobbiamo stare molto attenti dove andiamo a finire.

B: Ci sono molte persone, sicuro, che hanno accesso alle stesse informazioni che ha lei. Queste sono cose che sanno migliaia di persone nella finanza e nelle forze armate e in politica. E’ risaputo da molti, anche se si tratta di una parte molto piccola della popolazione del mondo e’ comunque una cosa risaputa da molti.

T: Assolutamente. Si.

B: E una cosa che abbiamo sempre incoraggiato, e che diciamo qui di nuovo, e’ che incoraggiamo chiunque che abbia avuto esperienze di prima mano o anche di seconda mano, in qualsiasi aspetto di questa faccenda, di farsi avanti sapendo che l’unione fa la forza. Sapendo che piu’ sono quelli che vengono avanti e che hanno il coraggio che ha avuto lei di parlare, piu’ ci saranno quelli che li ascoltano, piu’ saranno capiti e tutta la cosa diventera’ come una palla di neve che rotola. La palla di neve sta rotolando. E’ abbastanza piccola, ma sta rotolando.

T: Oh, si sta succedendo, sta succedendo. Arrivera’ il giorno quando verranno fatti i nomi e se ci sara’ abbastanza supporto pubblico, e ci aspetteremo delle risposte da queste persone.

Quindi quando cadranno abbastanza frutti dall’albero delle prove, queste persone verranno confrontate per bene, e poi, sa, vedremo una storia ben diversa emergere da quella che quelli come me le stanno offrendo. Diventera’ una cosa reale. Possiamo farcela. Possiamo chiedere un rendiconto.

B: Ok. Va bene. Questo e’ molto, molto importante. Vorrei chiudere dicendole: grazie per il suo coraggio e grazie per il suo spirito.

T: Grazie molte anche a lei Bill.

 

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